PEZZOLO

Pezzolo è una frazione della I Circoscrizione del comune di Messina, posta a Sud sopra delle alte colline in posizione panoramico sullo Stretto di Messina, a circa 24 km dal centro cittadino.

L’economia del villaggio fino agli anni 60 del secolo XX era prettamente agricola, rigogliosa di agrumeti, uliveti e vigneti. Fino alla Seconda Guerra Mondiale l’allevamento del baco da seta e la produzione serica erano una voce importante nel bilancio degli abitanti di Pezzolo.

Arrivando in vista del paese si notano i pendii vertiginosi delle colline sistemate a terrazze (siciliano: “armacie”) formate dallo scavo del terreno, fermato da un muretto a secco, costruito con vera maestria con dei sassi riportati. Fino a pochi decenni or sono, questi terrazzamenti erano coltivati ad ortaggi, frumento, segale e farro, mentre le zone più alte delle colline venivano destinate al pascolo. Il bosco demaniale forniva legna da ardere che alimentava anche il commercio della carbonella.

 

Il toponimo

Il nome del villaggio deriva da Piczuli.

 

Storia

Già abitato in tempi remoti, si sviluppò al tempo delle incursioni saracene, quando gli abitanti della costa cercavano rifugio sulle alte colline. Dopo la rivolta antispagnola del 1674-78, subì la sorte dei casali di Altolia, Molino, Briga Superiore: venne messo all’asta e venduto a dei possidenti. Nel 1727 i terreni vennero confiscati e tornarono nel patrimonio demaniale.
Nel 1844 il paese, dopo un processo in tribunale si affrancò (insieme ad altri) delle “angherie” verso il convento di San Placido Calonerò.
Nel 1866, lo stato italiano confisco i terreni delle congregazioni religiose, vendendoli o mettendoli a gabella. Parecchi appezzamenti passarono nella disponibilità dei contadini del paese.

 

Viabilità e trasporti pubblici

La viabilità maggiore è rappresentata dalla Strada Provinciale n°35 che dal bivio di Ponte Schiavo, sulla vecchia Strada Nazionale dopo otto chilometri circa di curve e tornanti, passando davanti al monastero benedettino di San Placido Calonerò, giunge in paese.

La viabilità minore è composta da vicoli e scalinate, oltre a due trafori scavati nel XIX secolo.

Il villaggio è collegato col centro cittadino dalla linea ATM n° 5 (Piazza Dante-Pezzolo).

 

Chiese e monumenti

La chiesa principale è quella dedicata a San Nicola di Bari, protettore del villaggio, risalente alla seconda meta del secolo XVII. Danneggiata gravemente dal terremoto del 1908, venne ristrutturata negli anni successivi. Ha un artistico bellissimo portale realizzato dagli allievi di Antonello Gagini. Costruita in pietra di Siracusa, la chiesa presenta una struttura ad arco e nella facciata sono raffigurati i simboli dei quattro Evangelisti in bassorilievo, le teste alate dei Cherubini, una Madonna col Bambino e i Santi. Nelle due grosse basi di sostegno, sono invece visibili le figure delle Chimere alate, realizzate in altorilievo. Accanto alla chiesa sorge un alto campanile dove c'è murata una targa che riporta la data del 1598.

Nel paese, nella parte alta, sorgeva poi la chiesa della Madonna dell’Itria, rasa al suolo dal terremoto del 1908 e ridotta ormai a qualche piccolo reperto, mentre la chiesa della Madonna di Loreto, che ha dato il nome alla contrada, si conserva in condizioni migliori. Questa chiesa secondo gli esperti sarebbe sorta intorno all’VIII secolo ed attribuita alla scuola bizantina.